Chiedere l'accesso al contributo morosità incolpevole

Descrizione

Chiedere l'accesso al contributo morosità incolpevole

Si tratta di contributo messo a disposizione da Regione Lombardia per coloro che si trovano in situazione di morosità incolpevole sul libero mercato. Il bando non include quindi gli inquilini titolari di contratto di locazione per alloggi di proprietà del Comune o di Aler.

I contributi sono così destinati:

  • fino ad un massimo di 8.000,00 € per sanare la morosità incolpevole accertata da Comune, qualora il periodo residuo del contratto in essere non sia inferiore a due anni, con contestuale rinuncia all’esecuzione del provvedimento di rilascio dell’immobile

  • fino ad un massimo di 6.000,00 € per ristorare la proprietà dei canoni corrispondenti alle mensilità di differimento qualora il proprietario dell’immobile consenta il differimento dell’esecuzione del provvedimento di rilascio dell’immobile per il tempo necessario a trovare un’adeguata soluzione abitativa all’inquilino moroso incolpevole

  • assicurare il versamento di un deposito cauzionale per stipulare un nuovo contratto di locazione

  • assicurare il versamento di un numero di mensilità relative a un nuovo contratto da sottoscrivere a canone concordato fino alla capienza del contributo massimo concedibile di 12.000,00 €.

In Comune di Rozzano …

Per ulteriori informazioni, consulta il sito di Regione Lombardia.

Per presentare la domanda consulta la piattaforma dedicata.

Requisiti

Possono fare domanda, partecipando all’avviso pubblico i seguenti soggetti:

  1. titolari di contratto di locazione sul libero mercato in possesso di un valore  ISEE  (indicatore della Situazione Economica Equivalente) in corso di validità non superiore a 26.000,00 € o un valore ISEE reddito I.S.E. (indicatore della Situazione Economica) non superiore a 35.000,00 €
  2. nuclei familiari che per una sopravvenuta impossibilità non hanno provveduto al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o della consistente riduzione della loro capacità reddituale. Tale impossibilità può essere imputabile a una delle seguenti cause esemplificative ma non esaustive quali:
  • perdita del lavoro per licenziamento
  • mobilità
  • accordi aziendali o sindacali con riduzione dell’orario di lavoro
  • cassa integrazione; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici; cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate
  • malattia grave
  • infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato la riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’ impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali

   3. Nuclei familiari in possesso di una delle seguenti condizioni:

  • destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità con atto di citazione per convalida 
  • destinatari di un provvedimento di rilascio esecutivo per morosità incolpevole.